Panicale, la campagna incantata attorno al lago Trasimeno Tra le colline a pan di zucchero che chiudono a sud il lago Trasimeno, spicca il borgo di Panicale, centro medievale ancora cinto da mura, ma di origini assai più antiche: i soldati romani che scamparono alla sconfitta del Trasimeno trovarono rifugio proprio su questo colle. Fu un libero Comune e nel Rinascimento qui lavorò un grande artista come il Perugino. Oggi è una tappa obbligata di ogni gita al lago Trasimeno, su cui si gode di una incantevole vista. Un piccolo borgo ricco di storia Seppure di dimensioni contenute, il centro storico di Panicale consente di fare una passeggiata nella storia, tra chiese di impianto romanico, come la Collegiata di San Michele; il trecentesco palazzo del Podestà; il palazzo Donini Ferretti-Mancini del XV secolo; la chiesa di San Sebastiano che conserva due affreschi del pittore di Città della Pieve, Pietro Vannucci, detto il Perugino (il Martirio di San Sebastiano e la Vergine con San’Agostino), il teatro Caporali, fondato nel Seicento, e una Pinacoteca conservata del palazzo del Comune, che raccoglie la collezione Mariottini, 31 ritratti di personaggi locali illustri, realizzati da vari pittori perugini nel Settecento. Il museo del ricamo su tulle Nella ex-chiesa di Sant’Agostino è allestito un piccolo museo che racconta una storia importante per un piccolo centro come Panicale, quello di un’attività tutta femminile come l’arte del ricamo. Comune in tutta l’Umbria, il ricamo è stato un settore economico non secondario per questa zona, che garantiva un introito integrativo alle famiglie contadine. Nell’Ottocento la produzione si intensificò in seguito all’introduzione della macchina del tulle che rendeva molto più veloce la produzione. Il museo racconta anche la storia di una donna di Panicale, Anita Belleschi, fondatrice di una scuola di ricamo su tulle che permise a diverse donne del luogo di affrancarsi economicamente. Ancora oggi a Panicale esiste un’associazione di appassionate di ricamo che offrono anche corsi on-line. Il castello di Montalera Da Panicale, prendete la strada per la frazione di Casalini e vi trovate in una bellissima campagna dove ai campi di cereali si alternano macchie boscose, filari di alberi e siepi. Sul colle più alto spicca, immerso tra i lecci, il castello di Montalera, edificio di origini medievali che fu oggetto nel 1534 di un intervento da parte di Antonio da Sangallo il Giovane, una celebrità a Roma e nelle corte papale, proveniente da una famiglia di architetti specializzati in fortificazioni in un periodo storico in cui lo sviluppo dell’artiglieria impose di rinforzare gli edifici medievali. Montalera divenne quasi una fortezza, uno dei gli edifici più moderni del territorio. Oggi è sede di una grande azienda agricola biologica.
