In primavera sul Lago di Garda tra borghi, natura e sport sull’acqua Ci sono molti modi per godersi una vacanza di primavera in riva al Lago di Garda: girare per borghi pieni di storia, scoprire rovine antiche e castelli sperduti, dedicarsi allo sport, lasciarsi sopraffare dalla meraviglia di panorami mozzafiato, fare un tuffo grazie al clima mite già in primavera. L’azzurro del lago si distende tra pianure verdissime e montagne dalle cime innevate e gode di un clima molto speciale per queste latitudini, cosa che consente agli agrumi, ai vigneti e agli ulivi di crescere rigogliosi. Una vacanza nella natura tra relax e adrenalina Grazie ai venti costanti che spirano da terra, la distesa d’acqua è un paradiso per chi ama gli sport acquatici. Qui potete noleggiare una barca a vela o fare windsurf e kitesurf ma godervi anche un’immersione nei suoi fondali o sorvolare il lago in deltaplano. Se siete più avventurosi potete fare canyoning o percorrere a piedi o in mountain bike più di 1000 km di sentieri. I più belli? La Strada del Ponale che parte da Riva del Garda verso Ledro, scavata nella roccia già a metà 800. Oppure il sentiero che arriva a Rocca di Manerba. In cima ci sono i resti di un castello e una vista sul lago che toglie il fiato. Da non perdere la ciclabile sospesa di Limone del Garda, costruita a strapiombo sull’acqua. Per chi è alla ricerca di un brivido c’è una terrazza sospesa a 350 metri di altitudine appena fuori dal borgo di Tremosine. La vista sul lago e sulle montagne compenserà le vertigini. Arrivateci percorrendo la Strada della Forra che Winston Churchill definì “la strada più bella del mondo”. Altre vertigini garantisce Arco, un borghetto arroccato tra le migliori mete europee per l’arrampicata libera. Sirmione, Desenzano e Peschiera del Garda Tra una passeggiata nella natura e uno sport adrenalinico, resta tempo per due passi nella storia. Quasi tutti i borghi intorno al lago ne sono ricchissimi. A cominciare da Sirmione con la sua Rocca Scaligera fortificata che si protende sul mare. Non mancate la passeggiata sulle mura e salite in cima alla torre più alta per la vista. A Sirmione si trovano anche le Grotte di Catullo, un’area archeologica che custodisce i resti di una villa romana. Poco lontano c’è la spiaggia Giamaica, tra le più belle del lago. Un’altra splendida villa romana con mosaici policromi si trova a Desenzano. Regalatevi una vista lago anche da qui salendo sul punto più alto del mastio fortificato che domina il centro storico con le sue torri. Poi una passeggiata al Porto Vecchio e una visita al Duomo rinascimentale che custodisce L’ultima cena del Tiepolo. Da Desenzano fate un salto a Lonato per visitare la Rocca Viscontea. A Peschiera del Garda scoprirete una città fortezza circondata dall’acqua usata prima dagli Scaligeri, poi dai Veneziani, infine come parte di un sistema defensivo ottocentesco. Da non perdere una passeggiata in bici lungo il fiume Mincio costeggiando i bastioni cinquecenteschi, il Ponte dei Voltoni e la passeggiata Mascagni con una splendida vista sulla fortezza. Se viaggiate con i bambini, a poca distanza c’è il parco divertimenti Gardaland. Da Peschiera concedetevi una gita nell’entroterra, a Valeggio si arriva in 15 minuti. Il borgo è dominato da un castello scaligero e qui si trovano anche il bellissimo Parco Giardino Sigurtà e il ponte Visconteo, una diga fortificata che risale al 1393. Ma il vero motivo per venirci è la frazione di Borghetto sul Mincio con i suoi mulini ad acqua. Da assaggiare i tortellini di Valeggio legati alla leggenda del nodo d’amore: si racconta che nel 1300 un soldato e una ninfa, innamorati e in fuga, si gettarono nel Mincio lasciando un fazzoletto annodato in riva al fiume come simbolo del loro amore. Gardone Riviera e Limone del Garda Due sono le attrattive principali di Gardone Riviera: il Vittoriale degli Italiani, la stupefacente villa che Gabriele D’Annunzio costruì come momumento a se stesso, e il giardino botanico Heller che colleziona piante da tutto il mondo tra installazioni e sculture di Keith Haring, Auguste Rodin, Roy Lichtenstein e Joan Miró. Fino al 1932 Limone si poteva raggiungere solo via lago o attraverso i monti perché non esisteva ancora una via di collegamento. Perciò è rimasto praticamente intatto, con tutto il fascino di una volta. Qui si trova la Limonaia del Castel, un agrumeto settecentesco nel parco di Villa Borghi. Ma non fatevi ingannare, il nome Limone in realtà viene dal latino limes che significa confine, perché segnava il limite della Repubblica di Venezia. Lazise e Malcesine Lazise ha un primato, è stato tra i primi liberi Comuni italiani. Ottenne la sua autonomia dall’imperatore Ottone II già nel 983. Le mura scaligere custodiscono il centro storico con il castello e in porto stazionava la flotta veneziana, affondata pur di non farla cadere in mani nemiche. Le navi sono ancora lì, in fondo al lago. Non è il solo segreto che l’acqua custodisce. Qui nella preistoria sorgeva un villaggio su palafitte. Un altro borgo imperdibile sul lago è Malcesine, proprio sotto il Monte Baldo a cui è collegato da una funivia: vista sul lago assicurata. Da vedere il castello Scaligero, il Palazzo dei Capitani e il borghetto di Cassone.
