Castel Gandolfo, dove i papi vanno in villeggiatura Castel Gandolfo è il borgo affacciato sul lago Albano, che i papi hanno eletto come residenza estiva. Grazie a papa Francesco, le Ville Pontificie, il Palazzo Pontificio e il giardino Barberini, che da 400 anni accolgono papi e alti prelati nei mesi estivi, sono aperti alle visite. Sulle sponde del lago Albano, a 30 chilometri da Roma, vi accoglie uno dei borghi più belli d’Italia per la qualità del paesaggio, gli edifici firmati da Gian Lorenzo Bernini e i resti di ville imperiali romane. Palazzi del papa La residenza pontificia di Castel Gandolfo sorge sui resti di una delle ville più celebri dell’antichità, l’Albanum Domitiani, l’immensa dimora che l’imperatore Domiziano si fece costruire sulle sponde del lago Albano, sul quale amava veleggiare. La villa fu in seguito abbandonata, perché l’imperatore Adriano si fece costruire la villa di Tivoli, mentre un altro imperatore, Settimio Severo, preferì insediarvi una sua legione. Sistematicamente saccheggiata dei marmi, usati anche per la costruzione del bel duomo di Orvieto, per la villa romana seguirono secoli di abbandono, fino a che, nel XIII secolo, tra i suoi ruderi fu creata una rocca della famiglia Gandolfi, poi inglobata nel feudo dei Savelli, che la dovettero cedere al papato per saldare un debito. Era il 1604 quando il territorio fu dichiarato patrimonio inalienabile della Santa Sede e fu dato l’incarico di costruire un Palazzo Pontificio a Carlo Maderno, tra i progettisti della Basilica di San Pietro. Con papa Alessandro VII fu ingaggiato anche Gian Lorenzo Bernini, che realizzò la chiesa di San Tommaso da Villanova dall’elegante cupola sottile e una fontana. Con la fine dello Stato Pontificio, nel 1870, la residenza papale venne abbandonata per 60 anni, finché con i Patti Lateranensi si decise di ripristinarla. Con l’acquisizione di villa Barberini furono realizzati anche i giardini, e nel 1934 fu trasferita a Castel Gandolfo la Specola Vaticana (XVI secolo), perché il cielo di Roma, troppo luminoso, non era più adatto all’osservazione degli astri. Grazie alla volontà di papa Francesco dal 2014 il complesso papale di Castel Gandolfo, che gode degli stessi privilegi di extra-territorialità del Vaticano, è stato aperto alle visite. Cosa vedere a Castel Gandolfo Se entrate nel borgo da Porta Romana, vi trovate nell’elegante piazza della Libertà su cui si affacciano il Palazzo Pontificio, la chiesa di San Tommaso e la fontana, entrambe del Bernini. Sul lato est della piazza si apre la strada che porta al Belvedere, dove all’improvviso vi apparirà in tutta la sua bellezza il lago Albano. Di fronte al Belvedere c’è l’ingresso a Villa Barberini, con il giardino all’italiana. Non resta che scendere verso le spiagge sul lago a rilassarsi un po’ o andare in un ristorante per provare una frittura di latterini, piccoli pesci del lago, che ben si accompagna a un bicchiere di vino dei Colli Albani. Il borgo è caratterizzato anche da una galleria d’arte a cielo aperto di street art, con opere di artisti italiani e internazionali. Vi sono rappresentate immagini di una Castel Gandolfo onirica, insieme a Madonne caravaggesche e altre opere sui temi della dignità della donna, dell’accoglienza e dell’impegno sociale contro le mafie. Con il treno dal Vaticano a Castel Gandolfo A Castel Gandolfo si può arrivare anche in treno direttamente dalla Città del Vaticano. Non tutti sanno che accanto alla basilica di San Pietro esiste una sontuosa stazione servita da binari collegati alla rete dei treni nazionale. Fu costruita negli Anni 30 in virtù dei Patti Lateranensi e per far passare i treni fu aperto un varco nelle mura vaticane. Il primo pontefice a usare la stazione ferroviaria vaticana fu Giovanni XXIII, il 4 ottobre 1962, per un pellegrinaggio a Loreto e ad Assisi, ma la ferrovia è stata usata solo occasionalmente dai papi e soprattutto per le merci. Ora la possono usare i turisti che intendono visitare Castel Gandolfo, il sabato, dalla primavera all’autunno, su prenotazione: l’arrivo del treno è previsto ad Albano Laziale, poi si prosegue con una navetta fino al complesso delle residenza papale. Per saperne di più: www.comune.castelgandolfo.rm.it