Albano Laziale: una perla inaspettata dei Castelli Romani Albano Laziale è sorta sui resti di una villa imperiale romana voluta da Domiziano e si è sviluppata intorno a un accampamento dell’esercito. La facilità del collegamento con Roma, grazie alla via Appia, rende la cittadina facilmente raggiungibile. La bellezza del paesaggio merita una gita. In più, Albano conserva straordinarie vestigia del suo passato. Le vestigia romane ad Albano Laziale Non c’è edificio storico ad Albano laziale che non abbia radici nella civiltà degli antichi romani. La Porta Pretoria era l’ingresso dell’accampamento della legione romana: inglobata in altri edifici, è ricomparsa in seguito ai bombardamenti della seconda guerra mondiale nel 1944. La chiesa di San Pietro, del VI secolo, fu costruita sui resti di una grande sala delle terme di Cellomaio e l’edificio contiene diversi resti romani come i frammenti marmorei nel portale e nel campanile romanico o il sarcofago romano usato come altare. Nella sacrestia sono visibili frammenti del pavimento a mosaico delle terme. Uscendo dalla chiesa, sulla destra, si vedono i resti delle terme, giunte fino ai nostri giorni ben conservate. Nelle terme è stato ricavato il museo Seconda legione partica che ricostruisce, con gli strumenti dell’archeologia sperimentale, gli equipaggiamenti dei legionari e ne documenta la vita quotidiana. Il più straordinario lascito degli antichi romani ad Albano è il cosiddetto Cisternone, costruito nella parte più alta, un enorme serbatoio, in parte scavato nella roccia, dove veniva convogliata l’acqua distribuita per caduta all’accampamento. Funziona ancora e viene utilizzata per scopi irrigui. Da vedere anche l’anfiteatro severiano di forma ellittica, che poteva ospitare fino a 16mila spettatori, con le gradinate in parte scavate nella roccia in parte costruite in muratura. Le Catacombe di San Senatore conservano affreschi di età medievale. Per visitare gran parte dei siti archeologici bisogna rivolgersi al museo civico di Albano romano, che ha sede nell’ottocentesca villa Ferrajoli. Anche la chiesa romanica di Santa Maria della Rotonda fu eretta sul ninfeo della villa imperiale di Domiziano: di pianta rotonda, ha le stesse proporzioni del Pantheon di Roma. Da vedere anche la cattedrale di San Pancrazio, che risale ai tempi di Costantino, ma rivisitata in stile barocco. Il lago di Albano Il lago Albano, di origine vulcanica, ha un’insolita forma ellittica, che si spiega con la complessa storia della sua formazione, dovuta a diversi fenomeni eruttivi. Il lago ha un emissario artificiale, opera degli antichi romani. Da notare i reperti del Villaggio delle Macine, che risale all’età del bronzo, un millennio e mezzo prima di Cristo, raro esempio di villaggio su palafitte. Oggi si può visitare lungo il bel sentiero nei boschi, 11 chilometri per l’intero periplo del lago, tutto in piano, da percorrere a piedi o in mountain bike. Sul lago è possibile praticare sport acquatici (canoa) e fare escursioni in pedalò, per poi rifocillarsi nei numerosi ristoranti che si affacciano sulle sue rive. Se il lago vi ha affascinato, percorrete la via dei Laghi (statale 217) che devia dalla via Appia antica all’altezza di Ciampino per raggiungere Velletri, costeggiando il lago di Albano dalla parte di Marino e il vicino lago di Nemi.